L’ingegnerizzazione dell’Albero della Vita, simbolo di Expo 2015, ed il suo spettacolare montaggio sono opera di Giovanni Spatti, che progetta una particolare soluzione con spirali in legno esterne e una colonna cava in acciaio centrale: un effetto scenografico esaltante per questo albero di ben 37 metri.
Una struttura in legno molto complessa quella della nuova area ristoro di Orio Center: allestita su un’area di circa 1.400 mq, è composta da sagome ad albero che rivestono e avvolgono otto pilastri; ogni albero è costituito da 26 “rami” che partono dal pavimento e arrivano al controsoffitto e alle vetrate di copertura, per un effetto estremamente scenografico e accattivante.
Un intervento “chiavi in mano” di circa 2.350 mq caratterizzato dall’elevata qualità ingegneristica e dall’eccellente capacità costruttiva integrata che ha permesso di realizzare una struttura molto prestigiosa.
2.700 mq di superficie per 9,7 m di altezza: il più grande padiglione africano di Expo 2015 è stato progettato e realizzato non solo come una struttura temporanea, ma con il preciso intento di farne un edificio a tutti gli effetti.
Un’opera innovativa e unica, resa ancora più spettacolare dall’intervento dell’Ing. Spatti, che insieme a Wood Beton ha realizzato oltre 12.000 mq di sistemi prefabbricati.
Giovanni Spatti ha studiato e sviluppato ad hoc un apposito sistema costruttivo per questo hotel sviluppato su quattro piani fuori terra che occupa una superficie di circa 5.000 mq. Ogni singolo “modulo”, che contiene la zona bagno e le diramazioni impiantistiche, è realizzato completamente in stabilimento e giunto in cantiere interamente finito: in tempi di realizzazione sono stati estremamente rapidi.
Il legno lamellare sembra plasmarsi sulla struttura dell’edificio, un Centro Commerciale spettacolare nella sua complessità e contraddistinto da forme sinuose create dal legno. Una copertura di 40.000 mq studiata ad hoc per integrarsi perfettamente nella struttura esistente.
In seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, l’azienda Menù S.r.l. è stata ricostruita: tre edifici per un totale di 12.000 mq restaurati utilizzando un sistema integrato di elementi in legno lamellare ed elementi prefabbricati in calcestruzzo armato.
Un ponteggio studiato ad hoc con bracci movibili ed in grado di adattarsi alle dimensioni variabili della torre di 40 metri, per assemblare “semplicemente” 72 travetti in legno di larice che, intrecciandosi, realizzano una particolare forma ad anfora.
Un ponte in legno lamellare lungo 82 m (che deve anche essere carrabile) ed un solo versante accessibile in fase di costruzione; sotto una sorta di canyon che rende impossibile la creazione di strutture: Giovanni Spatti decide quindi di costruirlo in verticale, come fosse una torre, e di calarlo solo una volta completato.
Un lavoro realizzato in tempi record per rispondere all’emergenza terremoto: scelta per le alte prestazioni e le soluzioni tecniche all’avanguardia, la Wood Beton ha realizzato residenze a 3 piani in tempi assai ridotti per garantire un’abitazione dignitosa a molti Aquilani.